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12 Gen 2016
Alcune importanti decisioni sono state assunte ieri dal Comitato portuale:
- approvato all'unanimità il bilancio preventivo 2016 che prevede investimenti per circa 76 milioni di euro di risorse totalmente disponibili;
- approvato il nuovo regolamento di disciplina del lavoro portuale, che ha il duplice obiettivo di migliorare la regolamentazione del lavoro in banchina e nel contempo assicurare flessibilità, trasparenza e chiarezza nei rapporti tra imprese, tutto nell'ottica di un aumento della competitività del porto di Ancona e dell'economia marchigiana in genere. Nello specifico, il regolamento è intervenuto individuando e definendo quattro tipologie di autorizzazione da rilasciare alle imprese in relazione alla diversa organizzazione aziendale ed ai programmi commerciali di ognuna. Al contempo il nuovo regolamento tende ad incentivare il rafforzamento delle imprese, attraverso forme di cooperazione strutturate al fine di rafforzare il sistema imprenditoriale operante all'interno del porto. Il documento ha ricevuto l'apprezzamento unanime del Comitato che ne ha condiviso l'impostazione e le finalità.
- Il Comitato portuale, sempre all'unanimità, ha approvato gli assetti delle banchine merci per i prossimi due anni, stabilendo la possibilità di rilasciare concessione sulle banchine dove insistono le gru fisse demaniali:
o banchina 23 per 18 mesi con destinazione contenitori
o banchina 25 per 24 mesi con destinazione rinfuse.
o Ha stabilito inoltre il mantenimento della banchina 26 in regime pubblicocon preferenzialità al traffico container.
La minore durata della eventuale concessione sulla banchina 23 è dovuta all’esigenza di effettuare lavori di consolidamento che dureranno circa 6 mesi. In questo modo, entro due anni, il porto di Ancona potrà disporre senza vincoli e senza limitazioni operative di tutte le banchine destinate al traffico merci, per formulare poi un assetto definitivo.
In sostanza si è trattato di una giornata importante per la continuazione del processo di modernizzazione del porto sotto il profilo degli assetti concessori e del lavoro portuale, per rafforzare la competitività dello scalo puntando a sviluppo e occupazione.
Fonte: AUTORITA' PORTUALE DI ANCONA